Talents in Motion presenta l'indagine "Covid-19: L'impatto sui giovani talenti"

Covid-19: L'impatto sui giovani talenti
 

Presentati a Roma i risultati di una ricerca promossa da Talents in Motion, PWC e Fondazione Con il Sud su 1.100 giovani under 35 residenti all’estero.

L’elevato numero di risposte ricevute (1.104) conferma quanto il tema del brain drain sia sentito proprio dai giovani talenti italiani. Il campione della ricerca comprendeva il 95% di residenti all’estero (30% in UK), il 74% di età compresa tra i 18 e i 35 anni, il 57% uomini e il 43% donne, l’83% con laurea e master e il 7% dottorato provenienti da: Lombardia (17,2%), Veneto (9,3%), Lazio (7,4%), Piemonte e Sicilia (7,1), Emilia Romagna (6,9%), Toscana (5,4%), Campania (5%), Puglia (4%), Marche (2,8%) Calabria e Trentino Alto Adige (2,6%) Friuli Venezia Giulia (2,4%) Liguria (2,2%), Abruzzo (2,1%), Sardegna (2%), Umbria (1,4%), Basilicata e Molise (0,5%) e Valle d'Aosta (0,3%). L’11,3% del campione è di provenienza estera.

Più in generale per quanto riguarda le aspettative future, oltre il 40% dei talenti italiani prevede grandi cambiamenti nel proprio stile di vita. Gli impatti più forti sono attesi nel mondo del lavoro. Per il 75% degli intervistati la crisi post Covid-19 sarà lunga, coinvolgendo tutto il 2021.

Il 50% degli intervistati non ritiene che il Covid impatti sulla propensione al rientro mentre il 31% lo esclude. Il 17% ritiene più importante, proprio in questa fase, assicurarsi una maggiore stabilità del percorso professionale e il 16% che ci siano più opportunità di carriera e crescita professionale rientrando in Italia.

L’esperienza che si è andata maturando con il lockdown e il ricorso massiccio allo smart working non ha costituito un problema per il campione di intervistati, costituendo anzi un’opportunità molto importante, soprattutto per gli effetti positivi su ambiente, benessere e produttività.Il 69% dei talenti italiani vorrebbe che lo smart working diventi complementare all’attività in ufficio e il 15% che diventi la modalità di lavoro prevalente. Meno del 2% vuole abbandonare lo smart working.

Questi sono solo alcuni dei dati emersi dall'indagine e presentati a Roma.
Potete rivedere la registrazione della diretta streaming collegandovi al seguente link e scaricando la nostra presentazione: 

https://www.youtube.com/watch?v=Blat-e2Vyzk&feature=youtu.be 

Scarica i risultati della ricerca realizzata da Talents in Motion - PWC e Fondazione con il sud

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